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Culturalia di Norma Waltmann / Ufficio stampa e comunicazione d’arte e cultura

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BERLIN 1989 FOTOGRAFIE DI MASSIMO GOLFIERI

BOLOGNA, STUDIO CENACCHI
dal 31/10 al 28/11

A trent’anni esatti, la mostra “Berlin, Brandenburger Tor, 1989” con 40 fotografie inedite di Massimo Golfieri racconta per immagini i giorni della caduta del muro di Berlin.

L’esposizione, a cura di Jacopo Cenacchi, sara’ inaugurata giovedi’ 31 ottobre presso lo Studio Cenacchi Arte Contemporanea di Bologna.

A trent’anni esatti dalla caduta del muro di Berlino, le immagini di Massimo Golfieri, fotografo imolese, vengono mostrate per la prima volta al pubblico: un vero e proprio viaggio nel tempo che vuole ripercorrere uno dei momenti storici più importanti del XX secolo. La caduta del muro di Berlino ha decretato la fine di un’epoca, aprendo la strada alla speranza di un futuro di pace e di solidarietà. Il muro, Antifaschistischer Schutzwall (Barriera di protezione antifascista), sancì la divisione, non solo della città tedesca e dell’intera Germania, ma anche di tutto un continente e del mondo tra opposte ideologie. Fu il simbolo della cortina di ferro, linea di confine europea tra le zone controllate da Francia, Regno Unito e U.S.A. e quella sovietica, durante la guerra fredda. Il muro ha diviso in due Berlino e l’Europa per ben 28 anni, dal 13 agosto del 1961 fino al 9 novembre 1989, giorno in cui il governo tedesco-orientale si vide costretto a decretare la riapertura delle frontiere con la repubblica federale. Da Est e da Ovest i berlinesi accorsero in massa verso il muro, euforici, eccitati e increduli, piangendo, urlando di gioia, abbracciandosi e baciandosi. La caduta del muro è uno degli eventi simbolo del XX secolo, che ha segnato per sempre la storia dell’umanità.

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